[storia]
Il fantasma delle fonderie
Il fantasma delle fonderie è una piccola intrigante storia vissuta dal dottor Jack, personaggio scozzariano per eccellenza. Si tratta di sette tavole di incubi visionari e kafkiani, libero adattamento di un racconto di Pasquini pubblicato su Zut.
Il dottor Jack, investigatore di casi stravaganti, in questo caso dirigente dell'uffico del personale alla Magneti Marelli, viene ingaggiato dalle alte sfere per ricercare informazioni sulla scomparsa dell'operaio C.O. Le tesi sulla scomparsa dell'operaio in questione sono alquanto varie e fantasiose e spesso abbondantemente faziose. Gli indizi per risolvere l'enigma sono forniti al dottor Jack dallo psicanalista che aveva in cura l'operaio scomparso e da un'ambigua scritta sul muro.
Il mistero è svelato, l'operaio C.O., stritolato dai meccanismi e dai ritmi della fabbrica, si è suicidato gettandosi in un altoforno per la fusione dei metalli ("Bene! si è provveduto a cancellare C.O. dai ruolini?").
Storia dolente ed amara molto cara a Scòzzari che, affascinato dal racconto letto su Zut e trovandosi in sintonia con le sue idee, ha deciso di trasformarlo in fumetto, giocando a piacimento col suo stile grottesco ed amaro sui toni cupi della vicenda narrata. Ha raccontato quindi le inquietudini di questo operaio di cui non ci resta neanche il nome, appena le iniziali destinate ad essere cancellate, come il resto, una volta appurato il reale svolgimento dei fatti. L'importante è aver fatto chiarezza. Una morte a suo modo comoda che consente di chiudere senza troppi traumi tutte le dicerie originate dalla scomparsa dell'operaio.
Come in tutte le avventure del dottor Jack, il caso ha un numero, questo è il caso n° 25 ("gran brutto caso, il 25!"). Nella prima edizione del fumetto, pubblicata su Linus, la fabbrica interessata non è la Magneti Marelli bensì la più innocua Metallurgiche Macelli, per evitare eventuali querele.
(01/12/2008)