Nella cripta con Zio Tibia, raccolta di storie gotiche ed horror targata Oscar Mondadori
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Nella cripta con Zio Tibia
Dopo aver pubblicato, tra il 1969 ed il 1972, tre volumi (Le spiacevoli notti di Zio Tibia, Zio Tibia colpisce ancora e Mezzanotte con Zio Tibia) dedicati al simpatico narratore di storie dell'orrore Zio Tibia (in originale Uncle Creepy), la collana Oscar Mondadori torna a proporre le godibili storielle gotiche di mostri, zombie, vampiri e altri classici del genere in un nuovo libro che raccoglie una selezione delle migliori avventure pubblicate sui volumi precedenti.
L'albo in questione si intitola Nella cripta con Zio Tibia ed è stato pubblicato nel mese di maggio del 1994. La copertina,non particolarmente riuscita, sulla quale campeggia il decomposto narratore delle vicende, recupera l'illustrazione del volume Zio Tibia colpisce ancora, limitandosi a riprodurne un dettaglio.
Il volume si rivela più grande dei precedenti sia come formato (16x21 cm) che come foliazione, raggiungendo la considerevole mole di 436 pagine per un totale di ben 43 storie horror di lunghezza variabile tra le 4 e le 11 tavole (prevalentemente di 6 o 8 tavole).
Ovviamente le storie, realizzate in gran parte nella seconda metà degli anni Sessanta, affrontano il tema dell'orrore con toni e modalità differenti, sia nel testo che nei disegni (spesso molto curati), ma hanno in comune un'ironia macabra e beffarda ed una predilezione per il colpo di scena finale.
Gli sceneggiatori di queste storie spesso prendono spunto o adattano a fumetti alcuni classici racconti dell'orrore scomodando maestri della letteratura gotica quali Bram Stoker, Ambrose Bierce, Howard Phillips Lovecraft, Washington Irving ed, inevitabilmente, Edgar Allan Poe.
Le storie sono sceneggiate e disegnate da un gran numero di autori. Tra tutti spicca per numero di episodi Archie Goodwin, sceneggiatore di circa la metà delle avventure ospitate dall'albo, spesso accompagnato ai disegni da Reed Crandall e da Angelo Torres.
Nonostante il titolo dell'albo faccia riferimento a Zio Tibia, le storie presenti sull'albo non provengono soltanto dalla fortunata testata Uncle Creepy ma anche dalla rivista Eerie, dai contenuti analoghi ma nata qualche anno dopo, nel 1965. La diversa origine è facilmente desumibile dall'aspetto del narratore delle vicende, lievemente differente nei due casi.
L'introduzione al volume è curata da Stefano di Marino e ripercorre il fertile clima che negli anni Cinquanta/Sessanta ha portato allo straordinario successo dei racconti dell'orrore nel mondo dei comics, fumetti diventati veri e propri classici per gli amanti del genere.
L'albo ha una doppia numerazione. Sulla costina è indicato il numero 1348 corrispondente alla numerazione della collana Narrativa mentre nella più generica collana Oscar Mondadori l'albo corrisponde al numero 2688.