[autore]
Reiser
Jean-Marc Reiser, in arte semplicemente Reiser, nasce a Réhon il 13 aprile 1941.
Inizia la carriera di disegnatore giovanissimo nel 1958 su riviste minori come Blagues (con lo pseudonimo di Jiem) e La Gazette de Nectar (con lo pseudonimo di Jean-Marc Roussillon), giornale aziendale della società vinicola Nicolas, di cui Reiser era dipendente.
A partire dal 1960 collabora sin dal primo numero con la neonata rivista mensile Hara-Kiri, rivista di culto del panorama satirico ed underground francese, che ha rotto gli schemi tradizionali del fumetto portando una ventata di aria nuova e dissacrante nel mondo della bande dessinée, con lo stravolgimento di ogni regola ed etichetta.
Dal 1966 collabora con la rivista di fumetti Pilote, dove lavora anche come sceneggiatore per altri disegnatori, tra cui Mandiyka, Gotlib, Cabu, Alexis, Mézières. Per i disegni di Pouzet scrive Histoire de France en cent gags.
Successivamente collabora con le riviste che discendono dal mensile Hara-Kiri o che comunque ruotano intorno a quel mondo: dal 1969 con il settimanale Hara-Kiri hebdo e successivamente, alla sua chiusura, con il settimanale Charlie hebdo, ma ancora con molte altre storiche testate fumettistiche francesi, come il Charlie mensile, Métal Hurlant e L'Echo des savanes.
Si trova occasionalmente a collaborare anche con magazine e riviste non dedicate espressamente ai fumetti, realizzando vignette e illustrazioni per Elle, Paris-Match, Le Nouvel Observateur e Le Monde. Per Le Monde realizza la serie La famille Oboulot en vacances, che ottiene un grande successo, incentrata sulle sfortunate vacanze di una famiglia media francese.
In Italia Reiser approda sulle pagine della più importante rivista di fumetti del nostro paese, ovvero sull'aristocratica linus e sulle sue varie derivazioni. Sulle pagine di linus Reiser si trova in ottima compagnia, affiancato ad alcuni noti colleghi francesi (d'origine o d'adozione) con cui condivide l'ironia dissacrante. l'umorismo surreale e lo stile underground, autori come Claire Bretecher, Wolinski e Copi. Nel 1972 linus ospita le tavole di Vita all'aria aperta, ambientate tra non meglio identificate tribù selvagge in una natura incontaminata popolosa di animali. Ovviamente vizi e virtù delle popolazioni indigene non saranno molto diversi da quelle del cosiddetto uomo civilizzato. Nel 1974 Vita all'aria aperta si affaccia anche sulle pagine della neonata rivista alterlinus, rivista sorella di linus. Per qualche anno su linus si alternano le tavole di Vita all'aria aperta, a cui Reiser ha dedicato un gran spazio, e tavole e vignette sparse dell'autore, successivamente iniziano ad apparire altri personaggi e serie ricorrenti. A partire dal 1979 troviamo il personaggio di Le orecchie rosse ed una gran quantità di tavole a colori dedicate agli animali, che Reiser ama disegnare, mentre dal 1981 entra in scena quello che è probabilmente il suo personaggio più noto, Il porcone, un surreale individuo di mezza erà dagli insoliti costumi e dai modi bruschi che va in giro vestito solo di un paio di abbondantissimi slip, che lasciano intravedere tutto.
La prematura scomparsa dell'autore nel 1983 non interrompe la pubblicazione delle sue opere, che prosegue sulle pagine di linus ancora per molti anni, e non solo sulle pagine di linus. Sono recuperate vecchie storie e personaggi dell'autore, ancora inediti nel nostro paese, e proposte le storie recenti non ancora pubblicate. Prosegue così Il porcone e sono pubblicate serie e personaggi come Jeanine, affascinante e volubile ragazza, Mio papà, che descrive le poco mirabili gesta di un genitore viste dal figlioletto, Sono disgustosi, tavole spesso incentrate su personaggi moralmente riprovevoli, La vita degli animali, in cui Reiser è ancora alle prese con gli amati animali di cui descrive improbabili digressioni documentaristiche, Viva le donne, tra femminismo e antifemminismo, affetto e lucida ironia. Negli anni '90 arriva su linus La famiglia Brambilla in vacanza (ovvero La famille Oboulot en vacances con il cognome dei protagonisti opportunamente italianizzato). Oltre ai personaggi ricorrenti sono pubblicate con frequenza tavole e vignette sparse.
Le storie e le vignette di Reiser approdano tra l'altro anche sulla rivista di fumetti Totem (nuova serie) dall'aprile 1985, precisamente a partire dal n. 4 della rivista. Dal numero 9/10 del settembre/ottobre 1985 lo spazio dedicato a Reiser diventa una rubrica fissa dal titolo Umorismo Bestiale. In questo spazio sono pubblicate solitamente avventure a colori di poche tavole, senza personaggi fissi.
Tra la fine degli anni '80 ed i primi anni '90 l'editore di linus, Rizzoli-Milano Libri, pubblica una serie di antologie dedicate a Reiser, edizioni italiane di analoghi volumi francesi (per lo più albi Albin Michel). Si tratta di volumi che ospitano una buona parte delle tavole e dei personaggi apparsi su linus. Alcuni di questi volumi sono Vita all'aria aperta, Il porcone, Contronatura, Vita da bestia, Mio Papà, Le amiche, Le orecchie rosse.
Purtroppo, dopo questo periodo, l'interesse per le opere di Reiser nel nostro paese è diminuito. I suoi fumetti non sembrano incontrare più l'interesse degli editori e chi volesse approfondire la sua conoscenza dovrebbe cercare nel mercato dell'usato o nelle librerie di remainders.
Lo stile di Reiser è anarchico e irriverente. Non rispetta niente e nessuno, calpestando allegramente ogni categoria ed ogni genere, infischiandosene del politicamente corretto e del buon gusto. Prende di mira innanzitutto l'individuo medio, con i suoi vizi e le sue piccolezze, ma anche la borghesia, che irride con ferocia, non risparmia vecchi e bambini, animali e minoranze, donne e uomini, maschilisti e femministe, non si salva nessuno. Reiser ha una evidente allergia per la stupidità ed il conformismo, che sono le cose che mette principalmente alla berlina, anche se ogni tanto sembra trasparire tra le sue vignette una affettuosa benevolenza per i suoi personaggi. Chiaramente anche il sesso è uno dei suoi temi chiave. Molto interessato a natura, ecologia ed animali, che trovano frequentemente spazio nelle sue tavole, Reiser parla di rifiuti, inquinamento, sfruttamento degli animali, energie alternative e molto altro. Lo fa quasi sempre col suo stile crudo e cruento, rendendo talvolta palese il suo intento ecologista, altre volte celandolo in storie atroci. Sembra invece interessato quasi per nulla alla politica, almeno in maniera diretta, evitando di realizzare tavole di immediata satira politica.
Oltre alle tavole più cruente e crudeli Reiser realizza anche storie dall'umorismo più classico, sempre disegnate col suo stile graffiato e cinico. Una parte delle sue opere è incentrata su un umorismo nonsense, surreale e bizzarro. Sicuramente il suo stile non convenzionale non lo ha reso uno degli autori più noti ed apprezzati dal grande pubblico tra i lettori di linus, ma gli ha garantito una nutrita schiera di fedeli ed irriducibili ammiratori, capaci di comprendere ed apprezzare il suo irriverente genio artistico.
Reiser muore ad appena 42 anni, il 3 novembre 1983, a causa di un male incurabile. Con la consueta lucida ferocia qualche mese prima ironizza sulla sua stessa malattia, con una terribile tavola in cui si scaglia contro un gruppo di vecchi, vivi benché vecchi, brutti e malati, mentre lui è destinato a morire, ma che alla fine, con una lacrima sul viso, comprende e compatisce sinceramente.
(19/02/2012)