[storia]
L'uomo di Tsushima
La storia si svolge nel 1904-05, al tempo della guerra tra Russia e Giappone per consolidare la rispettiva influenza nell'Estremo Oriente.
Jack London
Le vicende sono narrate da un cronista d'eccezione, Jack London. Le prime pagine del fumetto sono in forma di diario con foto in bianco e nero a fronte e riassumono il contesto storico.
Dopo queste prime pagine inizia la storia vera e propria e vediamo lo scrittore Jack London (in una versione che lo fa assomigliare allo stesso Bonvi) in missione, per conto di un giornale di New York, alla ricerca della flotta russa, di cui nessuno sembra avere più notizie.
La flotta giapponese è invece di stanza in prossimità dello stretto di Tsushima.
London è convinto che la flotta russa, per necessita di rifonimento, debba passare dal Madagascar (unica colonia francese dei paraggi, quindi unico alleato dello zar) e per questo la attende nel villaggio di Nossi Be', sperperando, nel frattempo, i fondi inviatigli dal giornale per cui lavora.
I fatti gli danno ragione, la flotta approda a Nossi Be', che ai riempe di marinai russi; London ha modo di parlare con un vecchio amico, membro dell'equipaggio russo, che gli spiega come l'invio della flotta russa contro le navi giapponesi (molto più moderne ed efficaci) sia un modo dei vertici russi per distogliere l'attenzione del Paese dai gravi problemi interni alla Russia.
Si sà già che l'esito della campagna sarà disastroso ma, nonostante questo, dalla Russia si dà l'ordine di avanzare (tra l'altro per la via più pericolosa, quella dello stretto di Tsushima, dov'era il grosso della flotta giapponese).
L'esito dello scontro (il completo annientamento della flotta russa) viene mostrato attraverso le prima pagine dei giornali dell'epoca ma lo scontro vero e proprio ci viene raccontato da Bonvi solo sul finire della storia.
Jack Londn ne viene a conoscenza ascoltando il racconto degli avvenimenti dalla bocca di una donna brasiliana che, in trance, parla con la voce del vecchio amico russo (morto tempo prima in seguito alla cattura da parte dei giapponesi).
Così viene raccontata più in dettaglio la battaglia evidenziando le colpe dei vertici russi e i segnali di rivolta tra i marinai russi.
Bonvi ha voluto raccontare, con il solito stile comico e caricaturale, una storia molto intensa e drammatica.
Osservando attentamente le vignette si può notare come in diversi casi Bonvi abbia utilizzato gli stessi disegni su diverse vignette.
I marinai russi in rivolta
La storia è in gran parte comica, ma le situazioni che fanno sorridere si affiancano a situazioni altamente drammatiche ed ad una critica feroce degli avvenimenti ed ancora una volta della stupidità umana.
I marinai russi che si ribellano ai propri superiori e proclamano l'indipendenza della torre di poppa della loro corazzata sono molto esemplificativi in questo senso.
La situazione è molto comica ma il contesto in cui ciò avviente è molto drammatico e la critica verso un Paese allo sbando non potrebbe essere più chiara.
(01/12/2008)