[fumetto]
Max Fridman
Nel 1982 Vittorio Giardino realizza per la neonata rivista Orient Express la storia Rapsodia Ungherese.
Max Fridman in un caffé francese nella storia Rapsodia Ungherese
L'intrigante ed elegante titolo, così come eleganti sono i disegni di Giardino, introduce per la prima volta il personaggio di Max Fridman, agente dei servizi segreti francesi ormai 'in pensione', che viene contattato e reintrodotto nel giro per svolgere una delicatissima missione.
Non sappiamo molto del suo passato salvo che ha qualche macchia che lo rende ricattabile dal controspionaggio francese e lo costringe ad accettare missioni che altrimenti lo lascerebbero indifferente. Sappiamo inoltre che non è un 'professionista' del mestiere e questo, teoricamente, gli dovrebbe consentire di muoversi più liberamente e di essere meno identificabile dai servizi segreti nemici.
Questo fumetto, di fatto, subentra al precedente, e per certi versi simile, Sam Pezzo che con la nascita di Fridman verrà abbandonato dall'autore.
Entrambi hanno un modo di affrontare le indagini e confrontarsi con la gente molto distaccato ed entrambi non sono dei veri e propri eroi senza macchia e senza paura. Questo lo si nota in particolar modo in Max Fridman che da un lato viene coinvolto nelle missioni solo grazie alla sua ricattabilità e dall'altro dimostra spesso di essere estremamente efficiente ma non certo privo di difetti, mostrandosi a volte ingenuo e perfino pavido.
Le vicende si snodano tra intricatissime trame, le storie si fanno di più ampio respiro ed anche l'ambientazione si estende; non più una 'provinciale' Bologna, sia pure filtrata dal taglio noir/americaneggiante dato da Giardino a Sam Pezzo, ma il vicino oriente; paesi dal fascino esotico ma assai prossimi dell'Est Europeo come Budapest e Istanbul diventano il palcoscenico principale delle storie (ma anche Barcellona per la terza avventura di Max Fridman, No Pasaran, ambientata in Spagna).
Non mancano affascinanti eroine femminili nelle avventure di Max Fridman
Un'altra differenza rilevante con il personaggio di Sam Pezzo è data dallla lunghezza degli episodi; là si trattava di storie brevi che quindi costringevano l'autore a racchiudere la trama nelle poche tavole del fumetto. In Max Fridman Giardino si prende i suoi tempi, utilizza il numero di tavole che ritiene necessario e questo gli consente di dare il giusto peso all'ambientazione e alla storia con precisi riferimenti visivi ed una costante attenzione alle vicende storiche ed alla psicologia dei personaggi.
Le avventure di Max Fridman sono ambientate negli anni immediatamente precedenti il secondo conflitto mondiale (la prima storia, Rapsodia Ungherese, è ambientata nel 1938) e Giardino riesce a rendere alla perfezione la situazione di tensione e di una sorta di gravità sospesa che contagia un po' tutti ed è palpabile non solo all'interno dei servizi segreti ma anche tra i cittadini e i singoli personaggi che affollano le tavole. Ogni personaggio sembra avere qualcosa da nascondere ed è quasi impossibile trovare qualcuno di cui potersi fidare.
A rendere la situazione ancora più drammatica è il fatto che il protagonista sia ebreo (per quanto non osservante). La scelta dell'autore non è affatto casuale, infatti Giardino chiarisce come sia molto importante l'aver scelto che il protagonista fosse ebreo sia dal punto di vista della funzionalità della storia, per via dei contatti e degli appoggi che poteva vantare in giro per il mondo un ebreo facoltoso ma anche perché 'la minoranza ebraica nelle vicende europee è stata la testimone esemplare delle contraddizioni e delle atrocità che sono state espresse. È il modo più drammaticamente evidente di metterle in luce'.
Soffermandosi sull'aspetto stilistico è impossibile non notare la cura formale, l'attenzione ai dettagli e l'estrema eleganza e leggerezza del segno di un autore che ormai ha trovato la sua strada, una linea chiara personalissima in questo caso impreziosita da un sapiente uso del colore. Anche la struttura delle tavole è precisa e controllatissima.
La seconda avventura di Max Fridman è stata pubblicata a distanza di quattro anni dalla prima, nel 1986, sulla rivista Corto Maltese.
In seguito, con la scomparsa delle riviste di fumetti d'autore intorno alla fine degli anni '80 e i primi anni '90, le avventure di Max Fridman, non trovando più posto su pubblicazioni periodiche, sono state proposte direttamente in volume.
Le storie del fumetto Max Fridman realizzate fino ad oggi:
- Rapsodia ungherese (Orient Express n. 1/4, giugno/settembre 1982)
- La porta d'oriente (Corto Maltese n. 6/12, giugno/dicembre 1985)
- No Pasaran - Vol. I (2000)
- No Pasaran - Vol. II (2002)
- No Pasaran - Vol. III (2008)
No Pasaran, la terza storia nonché la più lunga e complessa, è stata pubblicata direttamente in volume da Lizard Edizioni, in tre parti distinte, ed è ambientata in una Spagna dilaniata dalla guerra civile.
(10/04/2009)