[fumetto]
Alack Sinner
Alack Sinner nasce nel 1974 dallo comune passione di José Munoz e Carlos Sampayo per il noir. Nasce come investigatore privato, cinico e disilluso, impegnato ne Il Caso Webster sulla rivista alterlinus, n. 1 del gennaio 1975. Munoz proviene da anni di esperienza come disegnatore di fumetti, ma quello che realizza non lo soddisfa perché non ha sufficiente libertà espressiva. Sampayo viene dalla pubblicità, senza esperienza nel campo del fumetto, ed è altrettanto insoddisfatto del proprio lavoro. Un incontro fra i due, favorito dall'intervento del comune amico Oscar Zarate, sarà l'elemento fondamentale della nascita di un duraturo sodalizio artistico fra i due autori, sodalizio dagli splendidi risultati. Alack Sinner è il loro primo progetto, presentato a vari editori senza successo fino all'interesse della Milano Libri che decide di pubblicare il fumetto su alterlinus.
La prima apparizione di Alack Sinner
Si tratta dell'esordio di un fumetto insolito, almeno in parte, che acquisterà spessore col procedere delle avventure. E' un fumetto insolito perché ci mostra il nostro "eroe" inserito in una quotidianità reale e minimale. Non seguiamo semplicemente le sue indagini ma entriamo nell'intimità della sua vita spiando le piccole e grandi cose che la caratterizzano. Sulle pagine di alterlinus si affianca alle avventure poliziesche di Dick Tracy ma il tenore delle storie è molto diverso ed il personaggio di Alack Sinner tenderà ad assumere caratteri ancora più peculiari col passare del tempo.
Alack Sinner non è il classico eroe perfetto, affascinante, senza macchia e senza paura. E' una persona comune, l'aspetto fisico del personaggio è inizialmente plasmato su quello dell'attore Steve McQueen ma un po' imbolsito, provato. Col tempo il suo aspetto muterà, diventera più cinico e tagliente, tratteggiato con poche campiture nere che scavano nel volto la sofferenza, la malinconia, la "tristezza" del personaggio.
Alack Sinner seduto ad un tavolo con Munoz e Sampayo in La vita non è un fumetto, baby...
Sia i disegni che i testi delle storie di Alack Sinner evolvono nel tempo. e sebbene già le prime storie già presentino alcuni aspetti interessanti ed originali, talvolta coraggiosi, le storie successive assumono un aspetto più travolgente, perdendo spesso il carattere di narrazione ordinata e convenzionale a favore di una narrazione che si muove in un caos, in una atmosfera onirica, grottesca e pulsante su cui si affaccia un universo di personaggi assurdi e surreali, deformi e ambigui (di cui possiamo cogliere i pensieri nascosti).
Dal noir iniziale si passa ad un espressionismo fumettistico corposo ed affascinante in cui i neri diventano sempre più invadenti in un tripudio di ombre che lasciano solo pochi riflessi di luce ad illuminare personaggi ed ambientazioni. Anche le storie diventano più originali, lasciando sullo sfondo le vicende più o meno poliziesche a favore di un attenzione più profonda per personaggi, psicologie e atmosfere. Con la necessità e l'urgenza di parlare di tante cose ed inserendo spesso riferimenti alle proprie passioni ed ai propri amori (dal cinema alla letteratura, dalla pittura alla musica).
Alack Sinner nel suo bar preferito in Conversando con Joe
Dopo la prima apparizione il personaggio torna spesso sulle pagine di alterlinus, la seconda avventura appare già nel febbraio 1975, si intitola Il caso Fillmore, e ci mostra un maggiore affiatamento nella coppia di autori (oltre ad infrangere qualche regola non scritta del fumetto, mostrandoci come anche un investigatore privato dei fumetti abbia necessità fisiologiche).
Il fumetto riscuote un discreto successo fra il pubblico dei lettori della rivista, successo consacrato dalla pubblicazione della terza storia del personaggio, Viet Blues, storia in cui gli interessi non solo polizieschi ma anche sociali e politici degli autori si fanno più palesi. La storia è pubblicata a partire dal marzo 1975 (su questo numero di alterlinus è anche presente una dettagliata scheda biografica/bibliografica ed un'intervista per conoscere i due nuovi autori) fino al maggio 1975.
Nella storia successiva, La vita non è un fumetto, baby..., pubblicata dal giugno all'agosto '75, i due autori entrano direttamente in gioco come personaggi del fumetto, e mettono la difesa della propria incolumità nelle mani del loro personaggio.
Un'immagine da Nicaragua
Nuove storie del personaggio vedono la luce, sempre più efficaci dal punto di vista artistico e visivo, con la deriva dello stile di Munoz verso uno stile sempre più personale e con la capacità di raggiungere una migliore sintesi fra testo ed immagini, riducendo al minimo dialoghi e didascalie.
Uno dei personaggi secondari del fumetto, Sophie, apparsa per la prima volta nella storia Scintille, troverà il modo di vivere avventure in autonomia a partire dal settembre 1977, pur ritornando periodicamente, anche a molti anni di distanza, ad incontrare Alack Sinner.
Alack Sinner torna quindi nell'agosto 1978 sulle pagine della rivista con la storia Conversando con Joe (Joe è il suo barista di fiducia), in cui racconta i suoi anni nella polizia e come prese la decisione di abbandonare la divisa per diventare un investigatore privato.
Dopo questa storia vi è nuovamente una pausa nelle avventure del personaggio perché Munoz e Sampayo si dedicano ad un nuovo fumettto, ovvero Nel bar. Dato che queste storie sono ambientate nel bar di Joe, frequentato anche da Alack Sinner, può capitare di ritrovare il personaggio sullo sfondo di qualche vignetta, magari impegnato in situazioni che rimandano a storie già pubblicate e note ai lettori più fedeli.
Por unos dibujos
Alack Sinner torna sulle pagine della rivista a partire dall'ottobre 1981 con una storia lunga e complessa, ben 84 tavole, che si protrae per molti mesi, Trovare e ritrovare.
Ma le storie di Alack Sinner non sono pubblicate solo da alterlinus (poi alteralter). Successivamente ritroviamo il personaggio anche sulle pagine della rivista Corto Maltese. Ormai ha abbandonato l'impiego di investigatore privato e lo vedremo impegnato in vari viaggi.
Alack Sinner, come più o meno tutti i fumetti di Munoz, è in bianco e nero. E' difficile pensarlo a colori. Eppure esistono rari episodi in cui il personaggio è stato utilizzato in storie a colori. E' il caso di Norteamericano(s), storia pubblicata su Corto Maltese nel febbraio 1989.
Il personaggio fa poi una breve apparizione nel fumetto Billie Holiday. Man mano il suo ruolo diventa sempre meno centrale nelle storie che affronta, spesso rappresenta un semplice osservatore esterno di drammi che si consumano al suo fianco. Non il protagonista assoluto che segue la vicenda, ma un incidentale elemento che potrebbe anche mancare nella storia. Assistiamo così a storie come Por unos dibujos relativa ad un caso di plagio da parte di un fumettista (Corto Maltese ottobre 1991), Ostaggi ed il dolente Fine di un viaggio in cui incontra nuovamente, dopo tanti anni, la sua vecchia amica Sophie.
Fine di un viaggio: Alack Sinner rivede Sophie dopo molti anni di lontananza
Un elenco delle storie che coinvolgono Alack Sinner, sicuramente incompleto ed ove possibile comprensivo di informazioni sulla prima pubblicazione, è il seguente:
- Il caso Webster (23 tavole - alterlinus, gennaio 1975)
- Il caso Fillmore (18 tavole - alterlinus, febbraio 1975)
- Viet Blues (38 tavole - alterlinus, da marzo a maggio 1975)
- La vita non è un fumetto, baby... (30 tavole - alterlinus, da giugno ad agosto 1975)
- Egli, la cui bontà è infinita (18 tavole - alterlinus, settembre e novembre 1975)
- Scintille (30 tavole - alterlinus, da gennaio a marzo 1976)
- Constancio y Manolo (31 tavole - alterlinus, luglio, agosto e ottobre 1976)
- Città oscura (30 tavole - alterlinus, da novembre 1976 a febbraio 1977, da gennaio la rivista diventa alteralter)
- Ricordando (20 tavole - alteralter, da aprile a maggio 1977)
- Conversando con Joe (27 tavole - alteralter, da agosto 1978)
- Trovare e ritrovare (84 tavole - alteralter, da ottobre 1981 a maggio 1982)
- Nicaragua (65 tavole - il grande alter n. 1: zona calda, gennaio-marzo 1986)
- Norteamericano(s) (15 tavole a colori - Corto Maltese, febbraio 1989)
- Por unos dibujos (15 tavole - Corto Maltese, ottobre 1991)
- Ostaggi (14 tavole - Corto Maltese, gennaio 1992)
- Fine di un viaggio (25 tavole - Corto Maltese, giugno 1992)
- Storie private (I classici del fumetto di Repubblica n. 56 - Alack Sinner, marzo 2004)
- Il caso U.S.A. (Editoriale Cosmo, I grandi maestri n. 10 - Munoz & Sampayo 4: Alack Sinner - L'età del disincanto 2, aprile 2017)
A questa deve essere aggiunta la storia Billie Holiday (50 tavole - Corto Maltese, da agosto a settembre 1990) in cui Alack Sinner ha un suo ruolo, seppure secondario.
Molte delle storie di Alack Sinner, pubblicate originariamente in rivista, sono state riproposte in volume. In principio dallo stesso editore delle riviste (tipicamente Rizzoli - Milano Libri) e successivamente da altri editori, ad esempio dalla ACME nella collana blackbird. In anni più recenti un ruolo fondamentale per la ristampa di curate edizioni del personaggio spetta alla Hazard Edizioni ed alla Nuages mentre una edizione integrale ed economica è pubblicata dall'Editoriale Cosmo nella sua collana I grandi maestri nel 2017.
(21/05/2009)